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Biella. Tempio crematorio ancora “blindato”: inaccessibili anche le cellette funerarie.

Mentre l’inchiesta sugli abusi verificatisi nel tempio crematorio di Biella prosegue, l’impianto sequestrato diventa preda ambita per le altre imprese specializzate del settore. Lo conferma l’assessore ai servizi cimiteriali Sergio Leone: “Le aziende che si occupano di cremazione hanno loro canali di comunicazione interni, attraverso cui seguono attentamente le vicende dell’impianto biellese. In parecchie si sono già fatte avanti per proporsi come gestori. Si tratta di imprese per il momento tutte provenienti da fuori, a cui non abbiamo potuto dire altro che aspettare. In realtà non sappiamo ancora come evolverà la vicenda: il futuro dell’attuale gestione dipenderà dalle risultanze dell’indagine. Allo stesso modo i tempi per la conclusione delle indagini sono un’incognita”.

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