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Rimini. Niente funerale in chiesa al re dei “vitelloni”: la famiglia di Zanza protesta.

Niente funerali in chiesa per Maurizio Zanfanti, noto come “Zanza”. Come riferito dalla famiglia del re dei “vitelloni”, deceduto dopo un rapporto sessuale con una 23enne, il parroco di Regina Pacis si è rifiutato di celebrare le esequie. La Diocesi di Rimini ha precisato che era stata proposta una celebrazione in forma riservata, che però non è stata accolta. I funerali si terranno comunque con il rito cattolico nel cimitero monumentale di Rimini. “A Regina Pacis, Maurizio aveva fatto la comunione e la cresima. E poi è proprio la chiesa vicino a casa sua“, ha detto la zia. La famiglia voleva che i funerali si svolgessero in chiesa, ma l’agenzia di pompe funebri ha comunicato che non era possibile. “Ci è stato spiegato che il parroco preferiva evitare che i funerali venissero celebrati a Regina Pacis, per il troppo clamore mediatico che la morte di Maurizio ha sollevato“. “Non siamo rimasti stupiti e amareggiati solo noi, ma anche i tanti conoscenti che in queste ore ci hanno chiamati per informarsi dell’ora e del luogo dei funerali“, hanno concluso i familiari. Intanto il parroco di Regina Pacis non ha voluto rilasciare commenti: “Mi hanno chiamato in tanti per Zanza, non intendo fare alcuna dichiarazione“, ha detto il sacerdote. “La Chiesa riminese non ha mai inteso rifiutare il funerale religioso al defunto Maurizio Zanfanti. Le esequie di Mauro, come lo chiamavano gli amici e i familiari, si svolgeranno sabato 29 settembre, alle 15 presso la chiesa San Francesco, al cimitero di Rimini, come concordato da Amir, l’agenzia di pompe funebri incaricata dalla famiglia, e il rettore della chiesa, don Mario Antolini“. È quanto scrive, in una nota, la Diocesi di Rimini, chiarendo la propria posizione. “La Chiesa di Rimini si unisce al dolore della famiglia Zanfanti per la perdita del loro caro Maurizio e assicura preghiera e cristiana vicinanza per il defunto. Per la Chiesa Cattolica è quanto mai importante vivere e valorizzare cristianamente il momento della morte e sepoltura cristiana di un fedele defunto“.

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