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Borgomanero. Chiude il cimitero dei bimbi: “È rimasto solo Bartolomeo”.

Un memoriale per il piccolo Bartolomeo, trovato morto 26 anni fa in un sacco dell’immondizia. Il bimbo è l’ultimo ancora sepolto nel “cimiterino dei bambini” alla Sorga, un’area dove si trovavano oltre 150 piccole salme; negli anni scorsi il “cimitero degli angioletti”, come veniva anche chiamato per le statue collocate sopra le tombe, è stato dimesso e poco alla volta le tombe sono state svuotate e demolite. Sono state effettuate le esumazioni e quanto rimaneva delle spoglie funebri è stato trasferito in tombe di famiglia o nell’ossario comune che si trova nella parte più antica del cimitero centrale della città. La storia che ha commosso la città risale al 10 marzo del 1992: Giuseppe Valsesia, agricoltore della frazione di Santa Cristina, stava lavorando nel bosco di sua proprietà quando si accorse di un sacco nero abbandonato, di quelli dove si butta la spazzatura. Valsesia pensava fosse il solito abbandono abusivo di rifiuti, ma volle controllare il contenuto e all’interno scoprì il cadavere del neonato. La madre lo aveva partorito e gettato subito dopo nel sacco di plastica in mezzo al bosco e alle sterpaglie. Scattarono subito le indagini dei carabinieri per identificare la madre, ma l’identità della donna è rimasta sconosciuta. In città l’episodio suscitò enorme scalpore e i concittadini decisero di “adottare” subito quel bambino; il prevosto dell’epoca, don Giovanni Galli, lo battezzò col nome del patrono di Borgomanero, Bartolomeo e da quel momento il bimbo diventò il “piccolo Bartolomeo”. Venne anche avviata una colletta per raccogliere i fondi per dare al corpicino una degna sepoltura e Bartolomeo venne sepolto il 20 settembre 1992, nella piccola tomba dove si trova ancora, l’ultima del cimitero dei bambini. Una targa lo ricorda come “dolorante simbolo di ogni vittima innocente della violenza e mancanza di amore”.

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