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È morto Gustavo Giagnoni, il “tecnico col colbacco”: allenò Torino e Cagliari.

È morto Gustavo Giagnoni, storico allenatore del Torino e del Cagliari. Aveva 85 anni. La squadra granata ne ricorda la “profonda umanità e il temperamento sanguigno. Erano gli anni del tremendismo granata e lui, l’allenatore con il colbacco, seppe esaltare quell’orgoglioso senso di appartenenza sfiorando con il Toro lo scudetto nella stagione 1971-72 e ponendo le basi per la vittoria del campionato nel 1976. In carriera ha forgiato generazioni di giocatori: nel 1982-83, a Cagliari, anche Walter Mazzarri, che oggi lo ricorda con grande riconoscenza“. Anche il Cagliari in un tweet ricorda il “grande uomo di calcio, e si stringe con affetto ai suoi familiari“. Al Torino si tolse le soddisfazioni più grosse arrivando dopo aver guidato il Mantova. Suo il merito di aver lanciato Pulici, per esempio. Suo il merito per averlo fatto tornare in vetta alla Serie A ventidue anni dopo la tragedia di Superga. Ma sopra ogni cosa resiste quel colbacco indossato un po’ per sfida e un po’ per necessità. “Me lo aveva regalato un tifoso del Mantova che li importava dalla Lapponia: ai primi freddi lo misi anche a Torino e fu il finimondo“. Giagnoni, era nato a Olbia il 23 marzo del 1933, ma viveva a Mantova dall’età di 25 anni. Mantova, Torino, Milan, Bologna, Roma e Cagliari tra le sue panchine.

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