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Piacenza. Costa di più il caro estinto: a carico dei familiari il trattamento estetico delle salme.

La notizia è che l’assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna ha disposto che se i parenti desiderano che la salma del proprio caro venga vestita dovranno provvedervi a proprie spese. Il personale della struttura sanitaria “si limiterà a svolgere le funzioni di competenza, nel cui ambito non sono previste la vestizione e il trattamento estetico delle salme prima delle esequie (tanatocosmesi) della salma”. Il parente del caro estinto dovrà quindi pagare un “professionista” che adempia a questa incombenza finora a carico del servizio sanitario. L’Ausl Romagna ha deliberato di introdurre un costo anche sulla permanenza delle salme in camera mortuaria. Come fosse un hotel. Insomma, in Emilia-Romagna morire non è mai stato così caro. In effetti nel marzo scorso la Regione Emilia Romagna ha inviato a tutte le aziende sanitarie una nota per assicurare un’organica applicazione su tutto il territorio della legge relativa alla “Disciplina della materia funeraria e di polizia mortuaria”. Da aprile anche a Piacenza la vestizione e la tanatocosmesi dei pazienti deceduti in ospedale è effettuata dalle imprese di onoranze funebri. Nulla è dovuto invece per l’utilizzo delle camere ardenti, sia per i deceduti in ospedale sia per gli eventuali richiedenti esterni e per il deposito dei decessi avvenuti in abitazione privata. Tale richiesta è naturalmente accolta quando ci sono spazi disponibili ad accogliere le salme.

 

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