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Lo scandalo della cremazione, la burocrazia blocca il trasferimento dei defunti a Chiasso.

L’intoppo burocratico là dove meno te lo aspetti. L’ostacolo in più nel momento drammatico della morte di una persona cara. Per fronteggiare il problema dell’assenza, in provincia di Como, di un forno crematorio funzionante, i cittadini lariani potrebbero scegliere l’opzione Chiasso. Nel cimitero della cittadina oltreconfine è attivo da poco più di un anno un nuovo impianto, gestito dall’Associazione Ticinese di Cremazione, un ente senza scopo di lucro che si occupa dell’intera procedura.
Da mesi però, apparentemente senza una spiegazione, il Comune di Como rende difficile se non impossibile questa soluzione chiedendo, secondo quanto denunciato dall’Associazione ticinese, il passaporto mortuario, un documento che non è necessario in base agli accordi bilaterali e che allunga i tempi per poter procedere alla cremazione, creando gravi disagi alle famiglie.

 

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