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Pisa. Senza l’impianto crematorio anche i morti in lista di attesa.

L’impianto resta spento e le salme vengono “parcheggiate” nelle camere mortuarie. Slitta la riapertura del forno crematorio e decine di famiglie restano in attesa di una chiamata da un’altra città per concretizzare le volontà dei propri cari, con costi che possono anche triplicare. L’impianto dovrebbe riaprire lunedì prossimo con due operatori di una cooperativa esterna appositamente formati negli ultimi giorni dopo il “forfait” per malattia dei due dipendenti comunali addetti al forno crematorio che ha costretto il Comune a chiuderlo. Provvedimento che, da oltre due settimane, ha alimentato un “pellegrinaggio funebre” verso altre città toscane.

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