Severino Cesari, scomparso a Roma a 66 anni dopo aver lottato coraggiosamente per lunghi anni con la malattia, appartiene all’esegua schiera dei personaggi che sono il sale dell’editoria, ma amano restare defilati, dietro le quinte, preferendo la penombra del laboratorio alle luci della ribalta e all’esibizione di sé, un po’ sul modello inarrivabile di Bobi Bazlen.