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Rimini. Sulle tombe solo fiori finti: i fiorai pronti a chiudere.

Ad appassire questa volta rischiano seriamente di essere loro. I quattro fratelli Carlo, Carla, Giovanni e Renato De Carli, che hanno raccolto un testimone di famiglia che affonda le radici addirittura prima della seconda Guerra mondiale e da oltre settant’anni contribuisce al decoro del caro estinto. Un mondo frenetico e proiettato al futuro più che alla conservazione della memoria e del ricordo, la crisi economica che non risparmia alcun settore e gli ultimi “ritrovati tecnologici” minano infatti anche un’istituzione come quella degli storici fiorai del cimitero centrale di Rimini. Fiori finti e lumini elettrici non fanno sconti, assestano un uppercut alla tradizione e restando in metafora pugilistica mettono alle corde quella che è tutti gli effetti un’azienda di famiglia.

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