Fino all’ultimo ha goduto del colpo d’occhio del giardino all’italiana tagliato nei finestroni del salone del castello dell’amata Canelli. Gli mancavano le distese infinite delle terre argentine dove trascorreva, fino a quando la salute lo ha consentito, sei mesi l’anno. Lorenzo Vallarino Gancia è morto ieri nella sua città a 87 anni. Era un imprenditore umanista, di quelli che tengono alla cultura, alla discussione curiosa e aperta. Era legato alla sua terra, alle tradizioni astigiane, a quell’idea di profondità antica e di futuro tecnologico proprie di chi ha a che fare da sempre con i vigneti (la Fratelli Gancia era stata fondata da Carlo a metà 800).