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“Mio padre Leo snobbato da un Paese troppo fazioso per apprezzare l’indipendenza di giudizio”.

Paolo Longanesi, anni 72. Timbro di voce molto longanesiano. Distaccato da tutto, anche dalle celebrazioni di suo padre. Ah, Paolo Longanesi è figlio di Leo, vent’anni passati al Giornale con Montanelli, poi alla Voce, poi in Confindustria, poi ghost writer del sindaco Albertini… È nato nel ’45, lo stesso anno in cui il padre si trasferì a Milano con la famiglia per fondare, l’anno dopo, la casa editrice de cuius.

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