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Il caso Ilaria Capua: radiografia del suicidio italiano.

Ho capito quanto è fragile l’Italia”, dice oggi Ilaria Capua, ed è clemente. Tutto quello che c’è di sbagliato, tutto il male è scritto sulla sua pelle. Seguite, anche nella sciatteria ordinaria delle espressioni: presunzione di colpevolezza, gogna mediatica, diffusione di intercettazioni telefoniche, manganellatura via social, odio per la casta, pregiudizio tonante, superstizione, sospetto verso la scienza, per i vaccini, rifiuto delle élite, spreco delle risorse migliori, fuga dei cervelli, rapporti sclerotici fra stampa e procure, incapacità di chiedere scusa, anche sessismo, se credete. Sono i pezzi di un sistema demente e autodistruttivo in cui ognuno fa la sua parte, con la disastrosa noncuranza del carnefice in catena di montaggio: ed è una catena senza progettista, che è anche peggio. È la mattanza del caso.

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