“Facciamo nostre le preoccupazioni pervenuteci dalle direzioni generali delle Asl di varie regioni d’Italia a proposito dell’articolo 4, comma 4, della legge Gelli, che ha introdotto il comma 2 bis all’articolo 37 del regolamento di polizia mortuaria”. È quanto denuncia in una nota il direttivo del Sismel, il Sindacato degli specialisti in medicina legale e delle assicurazioni. “La legge Gelli infatti, prevedendo che i familiari o gli altri aventi titolo del deceduto possono concordare con il direttore sanitario o sociosanitario l’esecuzione del riscontro diagnostico, sia nel caso di decesso ospedaliero che in altro luogo, e possono disporre la presenza di un medico di loro fiducia, sta aggravando la già drammatica situazione dei servizi di medicina legale delle Asl a causa dell’insufficiente numero di medici legali nelle piante organiche delle Aziende Sanitarie”.