Non c’è più nemmeno “pace per i morti”. Furti a raffica di statue, oggetti sacri, fiori e quant’altro. Troppo vulnerabili i due cimiteri. Indignazione tra i parenti dei defunti per le continue ruberie all’interno dei due cimiteri comunali. Non fa più testo il furto dei fiori o dei porta ceri, adesso gli oggetti preferiti sono le statue di ottone, che vengono “sradicate” senza non poche difficoltà dal marmo, ma anche le statue di marmo e non si contano più i furti delle catenelle di ferro e di ottone collocate attorno al perimetro delle tombe. I cimiteri dovrebbero essere luogo dove si ricordano i defunti e si riflette sulla caducità dell’esistenza, dove meditare sulla bellezza della fine a fronte delle sofferenze terrene. Rubare ai morti è una deprecabile assenza di rispetto e di senso estetico.
fonte: castelvetranonews.it