Caduti, schiacciati, carbonizzati, avvelenati. Leonardo Scarpellini 25 anni. Francesco Leo, 24. Andrea Dalan, 40. Michele Di Lorenzo, 37. Emanuela Viezzer, 52. Antonio Galvano, 39. Daniele Finotti, 59. Sono solo alcune delle sessantasette persone che hanno perso la vita sul lavoro dall’inizio dell’anno. Non tutte le loro storie sono raccontate da giornali e tv. Ma l’affronto finale è che molti di quei morti scompariranno letteralmente dalle statistiche nazionali, la loro fine resterà avvolta per sempre nella nebbia. Semplicemente perché quei lavoratori non erano iscritti all’Inail o erano irregolari. E dunque rimangono e rimarranno invisibili.
Lavoro. La strage nascosta: cento morti dimenticati ogni anno.
10 Febbraio 2017, 04:32
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