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Pena di morte: nello Sri Lanka si commuta in ergastolo, in Iran e Usa no.

La nota periodica di Nessuno Tocchi Caino si apre stavolta con una notizia positiva, sebbene poi se ne aggiungano altre che confermano come la pena capitale sia ancora assai diffusa nel mondo: il presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, ha deciso di commutare in ergastolo le condanne di 60 prigionieri del braccio della morte, in occasione del 69° Giorno dell’Indipendenza del 4 febbraio. Il presidente ha preso la decisione di risparmiare la vita dei prigionieri sulla base delle raccomandazioni formulate da un Comitato nominato dal Ministero della Giustizia e guidato dal giudice della Corte Suprema in pensione Nimal Dissanayake. Il Comitato era stato nominato per valutare se le condanne a morte dei prigionieri potessero essere commutate in ergastolo: di conseguenza ha raccomandato la commutazione per 60 prigionieri del braccio della morte, con effetto dal 4 febbraio.

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