Monte Cimone. Luogo di memoria e sangue. In cima, l’Ossario in cui riposano 1210 soldati italiani ignoti vittime della detonazione, all’alba del 23 settembre 1916, di una enorme mina austriaca (14200 kg di esplosivo). I loro resti, recuperati subito dopo la fine del conflitto, vennero sepolti in un unico Sacrario, progettato dall’ingegner Tom Chevese ed inaugurato il 28 settembre 1929. A valle, in Località Crosati, il Cimitero militare austriaco, che raccoglie le salme di circa mille militari dell’Impero austro-ungarico. Le autorità militari di Vienna, sebbene vi fossero non lontano già due cimiteri militari (uno a Contrà Grotta e l’altro a Campana), decisero di inumare qui le salme dei loro Caduti in quanto il luogo, posizionato lungo un dolce declivio, era meglio riparato dai colpi dell’artiglieria italiana. Al camposanto si accede percorrendo un sentiero in ghiaia, che arriva fino ad un cancello in ferro battuto. All’interno, le croci, disposte in file parallele, sotto cui riposano i Kaiserjager austriaci caduti negli scontri avvenuti nella zona. Ai piedi di ognuna, una roccia grezza con le generalità del caduto. Del cimitero fanno parte anche un altare e due crocifissi, entrambi con basamento in pietra: uno in particolare, però, è stato realizzato utilizzando proiettili d’artiglieria inertizzati e frammenti di schegge.
fonte: www.ilgiornaleditalia.org
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