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É morto Alberto Statera, grande storia da giornalista libero.

La sua prima cifra era la libertà, una libertà quasi sfacciata. La seconda era la scrittura, un talento che gli consentiva di graffiare senza offendere, di raggiungere limpidamente il cuore della vicenda. Alberto Statera, nei 47 anni della sua vita di giornalista era stato quasi tutto. Giornalista di agenzia all’esordio, poi un pilastro dell’Espresso con Eugenio Scalfari e successivamente con Livio Zanetti. In quegli anni con “Terzo Grado” inventò l’intervista moderna, uno stile diretto, senza compiacenza. D’altra parte la compiacenza non faceva parte delle mille sfaccettature della sua personalità.

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