Hanno scelto la parte più nascosta del piccolo cimitero di Porossan. Hanno agito indisturbati, forse con la complicità della notte. Hanno profanato due loculi, estraendo le bare, scoperchiandole e spargendo attorno ossa e resti di tre corpi. Sul muro di fronte, bianco, due scritte rosse. Un “6666″ che richiama riti satanici e, poco più in basso, una stella di David, a sei punte.
