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Napoli. Si producono finti carri funebri: coinvolta la Motorizzazione Civile.

La Procura di Napoli ha scoperto un vasto giro di carri funebri illegali che percorrono le strade di tutta Italia. La scoperta, pubblicata da IlMattino.it, ha portato al fermo di 5 autovetture adibite al trasporto mortuario nel corso degli ultimi mesi. Episodi avvenuti indistintamente da Nord a Sud. La Procura ha iniziato ad indagare a seguito di una segnalazione: parrebbe coinvolta anche la Motorizzazione civile di Napoli. Nello specifico, ci sarebbe una gang dedita alla fabbricazione di carri funebri illegali, con tanto di carta di circolazione fasulla assegnata ad ogni conducente. Le automobili vengono così taroccate, grazie al tacito consenso di alcune “talpe” in seno alla motorizzazione. Un sistema che abbatterebbe i costi per la gestione dei carri funebri: in genere, la cifra si assesta tra i 100mila e i 120mila euro. Dalle indagini della Procura, sembrerebbe essersi messa in moto una massiccia opera di ricettazione e riciclaggio. Addirittura, riferisce sempre IlMattino.it, ci sarebbe anche un tariffario, con tanto di costi in dettaglio: ci vogliono 60mila euro per sedersi in un carro funebre fasullo. C’è da considerare, inoltre, l’aspetto meccanico, con officine attrezzate a trasformare auto di grossa cilindrata in carri funebri. Senza dimenticare, poi, la complicità di chi lavora in motorizzazione. Non solo però carri funebri. Il mercato delle carte di circolazione riguarderebbe anche auto d’epoca e vetture ordinarie. Tutto ciò, permetterebbe di “ripulire” in modo insospettabile anche auto rubate.

fonte: www.vesuviolive.it

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