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Fasano. L’associazione “Flavio Arconzo” incontra il vescovo per parlare di regole cimiteriali.

L’associazione Flavio Arconzo “Vittime della strada e della giustizia”, nelle scorse settimane, si era fatta carico di avviare una petizione a nome di alcuni cittadini in disaccordo con una regola che vige nel cimitero di Fasano, esattamente nei gentilizi di proprietà di alcune Confraternite. “Una regola assurda – a suo dire – che proibisce ai familiari di apporre fiori o altri simboli sulle lapidi dei propri cari”. La presidente Katia Schiavone, accompagnata da due firmatarie della petizione Tiziana Amati e Annalisa Marsella, sono state ricevute dal vescovo Giuseppe Favale al quale hanno esposto l’incresciosa situazione e consegnato oltre duecento firme a testimonianza dei fatti riportati. Il colloquio, gradevole nonostante la delicatezza del tema trattato, ha soddisfatto la delegazione per la disponibilità, la sensibilità, l’attenzione e soprattutto per il sincero interessamento a conoscere le problematiche della diocesi da lui guidata. Grande umanità e comprensione sono trasparite dalle parole di monsignor Favale, come quando ha detto: “Anch’io, quando vado a trovare mia madre e mio padre, amo mettere un fiore sulla lapide. Le regole sono importanti, ma esistono il buon senso e la comprensione. Sento di dover far leva sulla sensibilità e sulla cristianità“. In seguito al lungo colloquio con il Vescovo, la delegazione è stata ricevuta anche da don Vito Fusillo, che ha ribadito il pensiero di monsignor Favale e congedato il gruppo, che ha lasciato il palazzo vescovile con la speranza che quella leva sia davvero capace di sollevare la quantità necessaria di sensibilità e di cristianità per rendere tutti all’altezza dell’altrui dolore.

fonte: www.fasanolive.com

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