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Caffè col morto. L’ultimo desiderio del caro estinto? La tazzulella al bar.

Possiamo fargli prendere l’ultimo caffè?“. Cosi i due inservienti delle onoranze funebri hanno esordito presentandosi davanti al bancone del bar, accompagnati da una presenza inquietante e inequivocabile: una bara con tanto di foto del caro estinto. Siamo in via dei Tribunali, nel cuore di Napoli e la storia incredibile, immortalata da una ancor più incredibile serie di fotografie, è confermata da Genny, il titolare del bar “Bruno’s Food Drink & Coffeè”, ubicato proprio ai Decumani. Le foto, finite su Facebook, con tanto di sorriso per l’insolita scena, sono immediatamente diventate oggetto di curiosità e di commenti. Tra chi sostiene si tratti di un’offesa, di una mancanza di rispetto verso la morte e la sofferenza e chi invece è convinto di tutt’altro, addirittura uno scherzo. “No, non era uno scherzo, si sono presentati qui e mi hanno chiesto l’ultimo passaggio al bar per lo scomparso” dichiara il titolare del bar. “E io ho risposto che per me non c’erano proprio problemi. Poi se era uno scherzo di cattivo gusto non c’ho pensato…ma non credo proprio“.
Qualcuno nei numerosi commenti su Facebook ipotizza tuttavia si possa trattare di una scenetta, di una ricostruzione, insomma, anche vista la presenza – immortalata da altre immagini prese da altra angolazione – di macchine fotografiche del modello di quelle utilizzate per riprese video professionali. Ma il titolare del bar conferma che il fatto è veramente accaduto. Qualcun altro invece ipotizza si possa trattare di un pesante scherzo nei confronti di qualcuno o di una trovata pubblicitaria, per la serie “caffè che resuscita i morti”. La valutazione di diverso tenore e forse la più appropriata è quella del giornalista Francesco Andoli: “Sembrerà sacrilego, lo so. Appena ho visto questo siparietto sono rimasto anch’io basito: la salma dell’amico portata in un bar di via dei Tribunali per l’ultimo saluto. Ma in che mondo siamo? Questi sono pazzi! Poi ci rifletti un attimo e capisci che è pura poesia, un colpo di genio tipicamente partenopeo. Esorcizzare la morte con un rituale – quello del caffè preso al bancone in tazza bollente – che in fondo è una quotidiana celebrazione della vita“.

fonte: napoli.fanpage.it

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