É approdato in Cassazione l’emblematico caso di una donna in terapia psichiatrica che si è tolta la vita. Gli Ermellini (nella sentenza n. 33609/2016) hanno ritenuto responsabile di tale suicidio il medico psichiatra che aveva in cura la donna. Tale tesi è stata sostenuta anche dai familiari della donna in considerazione delle gravi condizioni di salute sofferte dalla stessa. In particolare, la donna era in cura psichiatrica poiché affetta da una grave forma depressiva e labilità emotiva che in passato l’avevano indotta a svariati tentativi di suicidio.
La responsabilità dello psichiatra per il suicidio della paziente.
26 Settembre 2016, 04:59
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