Anche se sono tanti, tutti meritano almeno una carezza del Papa. Quando Francesco passa a salutarli, abbracciarli, rivolgere loro sguardi consolatori e di incoraggiamento, si vede anche qualche sorriso. Non quando tocca la foto di una vittima, tenuta disperatamente in mano qualche parente, ma quando i suoi occhi fissano per qualche istante quello degli ospiti dell’udienza. “Con viva commozione incontro voi, che soffrite nel vostro corpo o nel vostro animo perché, una sera di festa, la violenza vi ha colpito ciecamente, voi o uno dei vostri cari, senza badare all’origine o alla religione“. Lo afferma papa Francesco rivolgendosi, nella Sala Nervi, alla delegazione della città di Nizza e dei parenti delle vittime (86 morti, 302 feriti) dell’attentato terroristico del 14 luglio sulla Promenade des Anglais. A loro chiede di non rispondere a odio con odio, ma con il dialogo.
Strage di Nizza. Il Papa: all’odio rispondere con il dialogo.
25 Settembre 2016, 05:27
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