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Cosi Vittorio Bartolini ci portò al camposanto, a vedere la sua tomba.

Camminava fischiettando, come uno che non ha pensieri e guardando in giro con gli occhietti arguti mentre tirava robuste boccate dal suo sigaro toscano. II Camposanto era fuori del paese, che è Focenza ovvero Fucecchio, adagiato in mezzo a una vallata verde, piena d’azzurro, di alberi e di uccelli. Il sole luccicava tra le nuvole, bianche e piccine, ed era proprio una splendida giornata. Vittorio Bartolini disse: “Che bella cosa, l’estate. Ho ottantacinque anni e la bella stagione mi piace come quando ero ragazzo”. Sul cancello il guardiano lo salutò come si saluta la gente di casa. Il sor Vittorio rispose battendogli una mano sulla spalla e strizzandogli l’occhio con espressione soddisfatta.

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