Un frigorifero segna una temperatura di tre gradi, l’altro di 0,8. Eppure non è abbastanza per evitare che dalle bare dell’obitorio del cimitero di Catania continuino a gocciolare sangue e liquidi umani. Stavolta un po’ di segatura non basta a coprire le macchie, che si estendono per buona parte del pavimento della più interna delle stanze dove vengono depositate le casse mortuarie.