Rinvenuta in Egitto una mummia davvero particolare: oltre 30 i tatuaggi eseguiti in tempi diversi su di una donna vissuta tra il 1300 e il 1070 a.C. Anne Austin, bioarcheologa dell’Università di Stanford, in California, se n’è accorta mentre esaminava le mummie dell’Istituto francese di Archeologia Orientale, che conduce le sue ricerche a Deir el-Medina. L’ipotesi è che i disegni, alcuni dei quali in punti molto sensibili e nascosti, servissero a celebrarne l’importanza. Alcuni di questi, inoltre, sono più antichi di altri: segno che il suo prestigio dovette crescere con il passare del tempo.