La signora Maria Pacella non se ne capacita: “Ma quello che ho fatto è solo normale, mi creda, lo avrebbe fatto chiunque altro al posto mio“, si schermisce. E si vede subito che la sua non è falsa modestia: lo pensa davvero. Cos’ha fatto Maria Pacella? Stando alla lettera pervenuta alla Stampa, scritta dalla signora Barbara Ceccarelli di Roma, una visitatrice del Museo Egizio: “All’uscita del museo mio figlio si è fermato nello store e ha voluto acquistare dei souvenir, tra cui un piccolo sarcofago con all’interno una mummia. La sera, saliti sul treno che ci riportava a Roma, il bambino ha tirato fuori tutti i suoi acquisti e all’apertura della scatolina contenente il sarcofago si è accorto che mancava la mummia“. Il bambino, deluso, ha detto alla madre che non trovava giusto che qualcuno avesse rubato la mummia. Allora la signora Ceccarelli ha scritto al Museo, certa che non avrebbe ricevuto risposta. E invece? “Mi ha risposto una gentilissima signora, non solo si scusava per l’accaduto, ma mi diceva che avrebbe provveduto a inviarmi con un corriere un altro sarcofago con mummia“. A quel punto la signora Ceccarelli si è sentita in dovere di dirle che “non appena avessi ricevuto il pacchetto, avrei spedito indietro il sarcofago vuoto“, ma la signora rispondeva di non farlo perché avrebbe inserito all’interno del pacchetto una sorpresa per il bambino in modo che potesse utilizzare entrambi i sarcofagi. Conclusione della signora Ceccarelli: “Ci tenevo a raccontare questo episodio perché in un Paese dove sembra andare tutto alla deriva, trovare una persona come la signora Maria mi è sembrato un miracolo. Sono queste cose che ci danno la speranza che questo Paese sgangherato possa avere speranze di ripresa“.
Storia di un sarcofago sparito e della venditrice gentile che fa sognare un bambino.
21 Aprile 2016, 05:24
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