Elisabeth Kübler Ross, psichiatra considerata la fondatrice della psicotanatologia (sostegno psicologico dinanzi alla morte), individua cinque fasi nella elaborazione del lutto di un proprio caro:
– negazione: rifiutare il lutto come meccanismo di difesa;
– rabbia: quando si realizza la perdita subentra un enorme carico di dolore che provoca rabbia, a volte rivolta verso sé stessi, a volte verso altri, talvolta persino nei confronti della persona scomparsa;
– negoziazione: si tenta di reagire all’impotenza cercando risposte o trovando soluzioni per analizzare l’accaduto;
– depressione: ci si arrende alla situazione sia razionalmente, sia emotivamente;
– accettazione: si accetta l’accaduto riappacificandosi con esso e riconciliandosi definitivamente con la realtà.
Non sempre, però, il passaggio da una fase a un’altra è semplice e lineare: talvolta ci si blocca in un gradino dell’elaborazione. È per questo che, in alcuni casi, la figura dello psicologo può essere di grande importanza.