15 aprile 2010. Muore Raimondo Vianello, il gentiluomo della televisione italiana.

Raimondo Vianello nasce a Roma il 7 maggio 1922.
Cresce in una famiglia dalle solide radici militari e nobiliari.
Trascorre l’infanzia tra Pola, Trieste e la Dalmazia, seguendo gli spostamenti del padre, ufficiale della Regia Marina.
Frequenta il liceo Torquato Tasso a Roma, dove conosce Vittorio Gassman.
Si laurea in giurisprudenza ma non esercita mai la professione legale.
Durante la Seconda guerra mondiale aderisce alla Repubblica Sociale Italiana e viene internato nel campo di Coltano.
Dopo la guerra si dedica allo sport e rifiuta un’offerta del Palermo, preferendo seguire altre ambizioni.
Gli esordi artistici e l’incontro con Tognazzi
Inizia la carriera teatrale nella rivista Cantachiaro n°2 di Garinei e Giovannini.
Negli anni Cinquanta recita al cinema come caratterista, al fianco di Totò, Virna Lisi e il grande Ugo Tognazzi.
Nel 1951 conosce Tognazzi, con cui stringe un sodalizio artistico che lo porterà al successo con il programma Un due tre.
La loro comicità innovativa introduce per la prima volta la satira politica in televisione.
Nel 1959 il programma viene cancellato per una gag che prende di mira il presidente Gronchi.
La censura Rai li esclude momentaneamente dal piccolo schermo.
L’incontro con Sandra Mondaini
Nel 1958 conosce Sandra Mondaini, con cui inizia una collaborazione artistica e sentimentale.
Si sposano nel 1962, diventando una delle coppie più amate della tv italiana.
Insieme portano in scena spettacoli teatrali, film e varietà di successo.
La loro complicità conquista il pubblico, grazie a uno stile comico elegante e mai volgare.
Raimondo Vianello e il successo in Rai
Negli anni Sessanta e Settanta Vianello lavora con continuità in Rai.
Partecipa a trasmissioni come Il giocondo, Su e giù e Canzonissima.
Conduce varietà insieme a Sandra, come Tante scuse e Di nuovo tante scuse, affiancati da ospiti come i Ricchi e Poveri.
Sperimenta anche il mezzo radiofonico con Io e lei e Più di così….
Nel 1977 i due approdano al colore con Noi… no! e tornano nel 1978 con Io e la Befana.
Il passaggio a Mediaset
Nel 1982 la coppia lascia la Rai e approda in Fininvest.
Esordiscono su Canale 5 con Attenti a noi due, inaugurando una nuova stagione televisiva.
Seguono altri programmi come Zig Zag, Il gioco dei 9 e Sandra e Raimondo Show.
Vianello si afferma anche come conduttore sportivo con Pressing, trasmissione cult degli anni Novanta.
La consacrazione con Casa Vianello
Nel 1988 nasce Casa Vianello, sitcom di successo che va in onda per 16 stagioni fino al 2007.
Raimondo e Sandra interpretano sé stessi, raccontando con ironia la quotidianità di una coppia sposata.
Accanto a loro l’immancabile domestica interpretata da Giorgia Trasselli.
Il format si evolve in Cascina Vianello e I misteri di Cascina Vianello, mantenendo sempre alta l’audience.
Il ritorno a Sanremo e gli ultimi anni
Nel 1998 conduce il Festival di Sanremo insieme a Eva Herzigová e Veronica Pivetti.
Nonostante l’eleganza, la sua conduzione viene giudicata troppo distaccata per la kermesse.
Nello stesso anno partecipa allo speciale I tre tenori, celebrato con Mike Bongiorno e Corrado.
Negli anni Duemila continua a essere ospite in programmi sportivi come Pressing Champions League.
Nel 2004 realizza Sandra e Raimondo Supershow, ultima trasmissione della coppia.
Il film Crociera Vianello del 2008 rappresenta il loro saluto al pubblico.
Nel 2009 partecipa con Sandra alla serata finale del Festival di Sanremo condotto da Pippo Baudo.
15 aprile 2010. Muore Raimondo Vianello, il signore della tv italiana
Raimondo Vianello muore il 15 aprile 2010 all’età di 87 anni, dopo undici giorni di blocco renale.
Viveva dal 1972 con un solo rene e si spegne all’ospedale San Raffaele di Milano.
La sua scomparsa genera un’ondata di cordoglio in tutto il Paese.
Mediaset allestisce la camera ardente nello studio 4 di Cologno Monzese, dove aveva registrato Casa Vianello.
Il funerale si svolge il 17 aprile nella chiesa di Dio Padre a Milano 2.
Vi partecipano la moglie Sandra, la loro famiglia filippina, colleghi e amici dello spettacolo, tra cui Pippo Baudo, Gerry Scotti e Silvio Berlusconi.
Raimondo viene sepolto nella tomba di famiglia al cimitero del Verano, a Roma.
Sandra Mondaini lo raggiunge cinque mesi dopo, ma come da sue volontà, viene sepolta a Milano accanto ai genitori.
Il 2 novembre 2010, i nomi di Sandra e Raimondo vengono iscritti al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, nel corso di una cerimonia pubblica.
Raimondo Vianello nasce a Roma il 7 maggio 1922.
Cresce in una famiglia dalle solide radici militari e nobiliari.
Trascorre l’infanzia tra Pola, Trieste e la Dalmazia, seguendo gli spostamenti del padre, ufficiale della Regia Marina.
Frequenta il liceo Torquato Tasso a Roma, dove conosce Vittorio Gassman.
Si laurea in giurisprudenza ma non esercita mai la professione legale.
Durante la Seconda guerra mondiale aderisce alla Repubblica Sociale Italiana e viene internato nel campo di Coltano.
Dopo la guerra si dedica allo sport e rifiuta un’offerta del Palermo, preferendo seguire altre ambizioni.
Gli esordi artistici e l’incontro con Tognazzi
Inizia la carriera teatrale nella rivista Cantachiaro n°2 di Garinei e Giovannini.
Negli anni Cinquanta recita al cinema come caratterista, al fianco di Totò, Virna Lisi e il grande Ugo Tognazzi.
Nel 1951 conosce Tognazzi, con cui stringe un sodalizio artistico che lo porterà al successo con il programma Un due tre.
La loro comicità innovativa introduce per la prima volta la satira politica in televisione.
Nel 1959 il programma viene cancellato per una gag che prende di mira il presidente Gronchi.
La censura Rai li esclude momentaneamente dal piccolo schermo.
L’incontro con Sandra Mondaini
Nel 1958 conosce Sandra Mondaini, con cui inizia una collaborazione artistica e sentimentale.
Si sposano nel 1962, diventando una delle coppie più amate della tv italiana.
Insieme portano in scena spettacoli teatrali, film e varietà di successo.
La loro complicità conquista il pubblico, grazie a uno stile comico elegante e mai volgare.
Raimondo Vianello e il successo in Rai
Negli anni Sessanta e Settanta Vianello lavora con continuità in Rai.
Partecipa a trasmissioni come Il giocondo, Su e giù e Canzonissima.
Conduce varietà insieme a Sandra, come Tante scuse e Di nuovo tante scuse, affiancati da ospiti come i Ricchi e Poveri.
Sperimenta anche il mezzo radiofonico con Io e lei e Più di così….
Nel 1977 i due approdano al colore con Noi… no! e tornano nel 1978 con Io e la Befana.
Il passaggio a Mediaset
Nel 1982 la coppia lascia la Rai e approda in Fininvest.
Esordiscono su Canale 5 con Attenti a noi due, inaugurando una nuova stagione televisiva.
Seguono altri programmi come Zig Zag, Il gioco dei 9 e Sandra e Raimondo Show.
Vianello si afferma anche come conduttore sportivo con Pressing, trasmissione cult degli anni Novanta.
La consacrazione con Casa Vianello
Nel 1988 nasce Casa Vianello, sitcom di successo che va in onda per 16 stagioni fino al 2007.
Raimondo e Sandra interpretano sé stessi, raccontando con ironia la quotidianità di una coppia sposata.
Accanto a loro l’immancabile domestica interpretata da Giorgia Trasselli.
Il format si evolve in Cascina Vianello e I misteri di Cascina Vianello, mantenendo sempre alta l’audience.
Il ritorno a Sanremo e gli ultimi anni
Nel 1998 conduce il Festival di Sanremo insieme a Eva Herzigová e Veronica Pivetti.
Nonostante l’eleganza, la sua conduzione viene giudicata troppo distaccata per la kermesse.
Nello stesso anno partecipa allo speciale I tre tenori, celebrato con Mike Bongiorno e Corrado.
Negli anni Duemila continua a essere ospite in programmi sportivi come Pressing Champions League.
Nel 2004 realizza Sandra e Raimondo Supershow, ultima trasmissione della coppia.
Il film Crociera Vianello del 2008 rappresenta il loro saluto al pubblico.
Nel 2009 partecipa con Sandra alla serata finale del Festival di Sanremo condotto da Pippo Baudo.
15 aprile 2010. Muore Raimondo Vianello, il signore della tv italiana
Raimondo Vianello muore il 15 aprile 2010 all’età di 87 anni, dopo undici giorni di blocco renale.
Viveva dal 1972 con un solo rene e si spegne all’ospedale San Raffaele di Milano.
La sua scomparsa genera un’ondata di cordoglio in tutto il Paese.
Mediaset allestisce la camera ardente nello studio 4 di Cologno Monzese, dove aveva registrato Casa Vianello.
Il funerale si svolge il 17 aprile nella chiesa di Dio Padre a Milano 2.
Vi partecipano la moglie Sandra, la loro famiglia filippina, colleghi e amici dello spettacolo, tra cui Pippo Baudo, Gerry Scotti e Silvio Berlusconi.
Raimondo viene sepolto nella tomba di famiglia al cimitero del Verano, a Roma.
Sandra Mondaini lo raggiunge cinque mesi dopo, ma come da sue volontà, viene sepolta a Milano accanto ai genitori.
Il 2 novembre 2010, i nomi di Sandra e Raimondo vengono iscritti al Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, nel corso di una cerimonia pubblica.