10 aprile 2017. Muore Carlo Riva, simbolo della nautica di lusso.

Carlo Riva nasce il 24 febbraio 1922 a Sarnico, sul Lago d’Iseo, in una famiglia che costruisce barche da generazioni.
La storia della famiglia Riva comincia nel 1842, quando il bisnonno Pietro apre un piccolo cantiere navale.
Negli anni ’30 l’azienda è guidata dal padre Serafino, che gareggia con le barche da corsa da lui stesso costruite.
Ma è con Carlo che il marchio Riva diventa un’icona mondiale del lusso e dello stile italiano.
L’innovazione degli anni ’50 e ’60
Negli anni ’50 Carlo prende le redini dell’azienda e rivoluziona completamente la produzione.
Abbandona le barche da corsa per concentrarsi su motoscafi da diporto, eleganti e rifiniti nei minimi dettagli.
I suoi modelli, come il celebre Aquarama, conquistano immediatamente l’attenzione internazionale.
Le barche Riva diventano simbolo di eleganza e successo, amate da attori, imprenditori e reali.
Tra i clienti più famosi ci sono Brigitte Bardot, Sophia Loren, Peter Sellers e persino lo Shah di Persia.
Il legno lucido, le finiture cromate e il design raffinato rendono le Riva opere d’arte galleggianti.
La nascita del mito Aquarama
Nel 1962 Carlo Riva lancia il modello Aquarama, destinato a diventare il più iconico della sua produzione.
Con linee sinuose e una lavorazione artigianale di altissimo livello, l’Aquarama incarna la dolce vita italiana.
La versione Special, più potente e lussuosa, diventa oggetto del desiderio di appassionati e collezionisti.
Ancora oggi questo modello è considerato uno dei più belli mai realizzati nel settore nautico.
Dalla Riva ai progetti Monte Carlo
Nei primi anni ’70 Carlo Riva vende l’azienda ma continua a lavorare nel mondo della nautica.
Contribuisce alla creazione del brand Monte Carlo Offshorer, insieme a Bob Hopps e Cal Connell.
Nascono così motoscafi innovativi come il Monte Carlo 27, 30 e 32, caratterizzati da carena a “stepped hull”.
Questa configurazione migliora stabilità e velocità, segnando una nuova era per le barche sportive.
La linea Monte Carlo usa motori Crusader da 454 cavalli, capaci di raggiungere i 55 nodi.
Molti esemplari sostituiscono gli Aquarama lungo la Riviera o diventano tender per superyacht.
Uno di questi modelli appare anche nel film di James Bond GoldenEye, guidato da 007 in persona.
Un’eredità che naviga nel tempo
Il cantiere Riva, oggi parte del gruppo Ferretti, continua a essere un simbolo della nautica di lusso.
L’eredità di Carlo Riva vive nei dettagli artigianali, nello stile inconfondibile e nel rispetto delle proporzioni.
Ogni imbarcazione che porta il nome Riva è ancora oggi sinonimo di prestigio e design italiano senza tempo.
Il suo contributo va oltre l’estetica: Carlo Riva porta nel mondo una visione industriale fondata su qualità e innovazione.
La morte e i funerali di Carlo Riva
Carlo Riva muore il 10 aprile 2017, all’età di 95 anni.
Si spegne nella sua amata Sarnico, il luogo dove tutto ha avuto inizio.
I funerali si svolgono in forma privata, alla presenza della famiglia e di alcuni stretti collaboratori.
Carlo Riva nasce il 24 febbraio 1922 a Sarnico, sul Lago d’Iseo, in una famiglia che costruisce barche da generazioni.
La storia della famiglia Riva comincia nel 1842, quando il bisnonno Pietro apre un piccolo cantiere navale.
Negli anni ’30 l’azienda è guidata dal padre Serafino, che gareggia con le barche da corsa da lui stesso costruite.
Ma è con Carlo che il marchio Riva diventa un’icona mondiale del lusso e dello stile italiano.
L’innovazione degli anni ’50 e ’60
Negli anni ’50 Carlo prende le redini dell’azienda e rivoluziona completamente la produzione.
Abbandona le barche da corsa per concentrarsi su motoscafi da diporto, eleganti e rifiniti nei minimi dettagli.
I suoi modelli, come il celebre Aquarama, conquistano immediatamente l’attenzione internazionale.
Le barche Riva diventano simbolo di eleganza e successo, amate da attori, imprenditori e reali.
Tra i clienti più famosi ci sono Brigitte Bardot, Sophia Loren, Peter Sellers e persino lo Shah di Persia.
Il legno lucido, le finiture cromate e il design raffinato rendono le Riva opere d’arte galleggianti.
La nascita del mito Aquarama
Nel 1962 Carlo Riva lancia il modello Aquarama, destinato a diventare il più iconico della sua produzione.
Con linee sinuose e una lavorazione artigianale di altissimo livello, l’Aquarama incarna la dolce vita italiana.
La versione Special, più potente e lussuosa, diventa oggetto del desiderio di appassionati e collezionisti.
Ancora oggi questo modello è considerato uno dei più belli mai realizzati nel settore nautico.
Dalla Riva ai progetti Monte Carlo
Nei primi anni ’70 Carlo Riva vende l’azienda ma continua a lavorare nel mondo della nautica.
Contribuisce alla creazione del brand Monte Carlo Offshorer, insieme a Bob Hopps e Cal Connell.
Nascono così motoscafi innovativi come il Monte Carlo 27, 30 e 32, caratterizzati da carena a “stepped hull”.
Questa configurazione migliora stabilità e velocità, segnando una nuova era per le barche sportive.
La linea Monte Carlo usa motori Crusader da 454 cavalli, capaci di raggiungere i 55 nodi.
Molti esemplari sostituiscono gli Aquarama lungo la Riviera o diventano tender per superyacht.
Uno di questi modelli appare anche nel film di James Bond GoldenEye, guidato da 007 in persona.
Un’eredità che naviga nel tempo
Il cantiere Riva, oggi parte del gruppo Ferretti, continua a essere un simbolo della nautica di lusso.
L’eredità di Carlo Riva vive nei dettagli artigianali, nello stile inconfondibile e nel rispetto delle proporzioni.
Ogni imbarcazione che porta il nome Riva è ancora oggi sinonimo di prestigio e design italiano senza tempo.
Il suo contributo va oltre l’estetica: Carlo Riva porta nel mondo una visione industriale fondata su qualità e innovazione.
La morte e i funerali di Carlo Riva
Carlo Riva muore il 10 aprile 2017, all’età di 95 anni.
Si spegne nella sua amata Sarnico, il luogo dove tutto ha avuto inizio.
I funerali si svolgono in forma privata, alla presenza della famiglia e di alcuni stretti collaboratori.