1 marzo 2005. La morte di Alberto Castagna.

Alberto Castagna nasce a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, il 23 dicembre 1945.
Dopo un’esperienza iniziale nel mondo dell’editoria presso la casa editrice Rusconi, inizia la sua carriera giornalistica al “Piccolo” di Trieste. Nel 1981 approda in televisione come giornalista, diventando redattore del TG2, di cui in seguito assume il ruolo di inviato speciale e conduttore.
L’ascesa nel mondo della televisione
A scoprire il suo talento di intrattenitore è Pippo Baudo, che nel 1988 gli affida i collegamenti esterni del programma “Serata d’onore”.
Successivamente, Castagna passa alla conduzione di “Mattina 2”, instaurando un sodalizio professionale con Michele Guardì.
La vera svolta arriva nel 1992 con “I fatti vostri”, il programma di Rai Due in cui Castagna prende il posto di Fabrizio Frizzi.
Grazie alla sua conduzione empatica e coinvolgente, la trasmissione ottiene grande successo e viene promossa in prima serata il venerdì sera.
Nel 1993, sull’onda della popolarità, Castagna lascia la Rai per Canale 5, dove conduce il quiz “Sarà vero?”, mantenendo l’appuntamento fisso nella fascia del mezzogiorno.
Il successo di “Stranamore”
Nel 1994 arriva il programma che consacra definitivamente Alberto Castagna come uno dei volti più amati della televisione italiana: “Stranamore”.
Con il suo caratteristico zucchetto di lana e il sorriso accogliente, entra nel cuore di milioni di telespettatori.
Ogni domenica sera, il programma ottiene ascolti record, raggiungendo una media di otto milioni di spettatori.
La malattia e il declino
Nel 1998 la carriera di Castagna subisce un brusco arresto a causa della rottura di un doppio aneurisma all’aorta toracica, avvenuta venti giorni dopo un intervento chirurgico rinviato a lungo.
Il conduttore viene sottoposto a due operazioni d’urgenza e trascorre otto mesi in ospedale, affrontando ulteriori interventi per complicazioni tra cui emorragie e necrosi intestinale.
La sua battaglia contro la malattia lo porta a raccontare l’esperienza nel libro “La mano sul cuore” (1999).
Purtroppo, i problemi di salute persistono: sviluppa un’insufficienza renale cronica, è costretto alla dialisi e rimane in attesa di un trapianto di rene.
La scomparsa di un’icona della televisione
Il 1º marzo 2005, Alberto Castagna muore a 59 anni a Roma a causa di un’emorragia interna. La sua scomparsa provoca grande commozione nel mondo dello spettacolo e porta alla sospensione definitiva dell’edizione in corso di “Stranamore”.
La notizia viene annunciata in diretta da Paolo Bonolis durante il Festival di Sanremo 2005.
I funerali si svolsero nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, e le sue ceneri vengono conservate nel cimitero di Passo Corese, frazione di Fara in Sabina (RI).
Alberto Castagna nasce a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, il 23 dicembre 1945.
Dopo un’esperienza iniziale nel mondo dell’editoria presso la casa editrice Rusconi, inizia la sua carriera giornalistica al “Piccolo” di Trieste. Nel 1981 approda in televisione come giornalista, diventando redattore del TG2, di cui in seguito assume il ruolo di inviato speciale e conduttore.
L’ascesa nel mondo della televisione
A scoprire il suo talento di intrattenitore è Pippo Baudo, che nel 1988 gli affida i collegamenti esterni del programma “Serata d’onore”.
Successivamente, Castagna passa alla conduzione di “Mattina 2”, instaurando un sodalizio professionale con Michele Guardì.
La vera svolta arriva nel 1992 con “I fatti vostri”, il programma di Rai Due in cui Castagna prende il posto di Fabrizio Frizzi.
Grazie alla sua conduzione empatica e coinvolgente, la trasmissione ottiene grande successo e viene promossa in prima serata il venerdì sera.
Nel 1993, sull’onda della popolarità, Castagna lascia la Rai per Canale 5, dove conduce il quiz “Sarà vero?”, mantenendo l’appuntamento fisso nella fascia del mezzogiorno.
Il successo di “Stranamore”
Nel 1994 arriva il programma che consacra definitivamente Alberto Castagna come uno dei volti più amati della televisione italiana: “Stranamore”.
Con il suo caratteristico zucchetto di lana e il sorriso accogliente, entra nel cuore di milioni di telespettatori.
Ogni domenica sera, il programma ottiene ascolti record, raggiungendo una media di otto milioni di spettatori.
La malattia e il declino
Nel 1998 la carriera di Castagna subisce un brusco arresto a causa della rottura di un doppio aneurisma all’aorta toracica, avvenuta venti giorni dopo un intervento chirurgico rinviato a lungo.
Il conduttore viene sottoposto a due operazioni d’urgenza e trascorre otto mesi in ospedale, affrontando ulteriori interventi per complicazioni tra cui emorragie e necrosi intestinale.
La sua battaglia contro la malattia lo porta a raccontare l’esperienza nel libro “La mano sul cuore” (1999).
Purtroppo, i problemi di salute persistono: sviluppa un’insufficienza renale cronica, è costretto alla dialisi e rimane in attesa di un trapianto di rene.
La scomparsa di un’icona della televisione
Il 1º marzo 2005, Alberto Castagna muore a 59 anni a Roma a causa di un’emorragia interna. La sua scomparsa provoca grande commozione nel mondo dello spettacolo e porta alla sospensione definitiva dell’edizione in corso di “Stranamore”.
La notizia viene annunciata in diretta da Paolo Bonolis durante il Festival di Sanremo 2005.
I funerali si svolsero nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, e le sue ceneri vengono conservate nel cimitero di Passo Corese, frazione di Fara in Sabina (RI).