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Vita, morte e fede in “Benvenuti in Paradiso”.

Chi l’ha detto che per andare in Paradiso si debba salire sul carro funebre? La risposta a questa domanda è contenuta in “Benvenuti in Paradiso”, il romanzo scritto a quattro mani dal cronista di nera Gianpaolo Balsamo e dal Capitano dei carabinieri Palma Lavecchia. Il libro racconta la crescente ostilità tra due impresari di onoranze funebri concorrenti – e peraltro adiacenti – che escogitano ogni possibile sistema per annientarsi a vicenda, fino a quando un evento del tutto inaspettato modificherà per sempre il loro destino. A fare da sfondo a questa divertente commedia, adatta a ogni tipo di pubblico, la straordinaria terra di Puglia, con tutta la ricchezza di colori, di paesaggi e di sapori che la rendono decisamente unica. Un autentico paradiso. E proprio attraverso i due impresari e le loro vicende, oltre che parlare di “pugliesità”, i due autori invitano i lettori a riflettere sui grandi temi come la morte, la fede e il dolore in momenti di grande impatto emotivo. Forse è la prima volta che in un libro si parli specificatamente di questo particolare lavoro, forse insolito e coperto da tanti riti scaramantici, ma anche un investimento sicuro visto che è strettamente legato al ciclo della vita. Le vicende dei due impresari sono raccontate comunque in modo simpatico, tenendo sempre presente il filo conduttore del libro: “Che la Vita più non divida, ciò che la Morte può unire“.  “Benvenuti in Paradiso”, inoltre, contiene due contributi d’eccezione: la prefazione è curata da Al Bano Carrisi, noto per le sue origini pugliesi e per il suo smisurato amore per la sua terra, mentre la postfazione porta la firma di Antonio Renato Miazzolo, presidente della Federazione italiana onoranze funebri.

fonte: www.coratolive.it

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