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Trento. Lite sulla cremazione: ora deciderà il giudice.

Una tragica morte, il dolore di una famiglia e di una comunità. E poi il funerale con tantissima gente che aveva voluto essere vicina a quell’uomo per il suo ultimo viaggio. Il corpo del defunto, però, a circa una settimana di distanza, è ancora nella camera mortuaria in attesa che un giudice decida cosa succederà poi. Perché? Perché non c’è comunione d’intenti fra la moglie del quarantenne e la famiglia di origine dell’uomo sulla cremazione. La moglie lo vorrebbe cremare, rispondendo ad un desiderio espresso dal marito. Lui avrebbe voluto così. La famiglia, invece, lo vorrebbe seppellire. E con la stessa motivazione: questo era il desiderio di chi ora non c’è più.

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