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Priverno. Trovano altri defunti nei loro loculi senza essere avvisati della loro occupazione.

I cimiteri comunali evidenziano spesso delle criticità. Nelle città come nei paesi. Se poi si creano vicende, all’interno degli Uffici preposti, che portano all’assenza di chi dovrebbe prendere delle decisioni o, comunque, mettere in atto gli indirizzi amministrativi, la situazione diventa ancora più problematica. Il cimitero di Priverno è uno di quelli che, negli ultimi tempi, ha vissuto momenti di evidente abbandono. Solo da un paio di settimane una coop sociale ha ripreso il servizio che, per motivi burocratici, aveva dovuto interrompere. E così la pulizia del camposanto è tornata a livelli ottimali. Quello che si sta proponendo ora, però, è un altro problema. Ed è legato alla carenza di loculi. É vero che da parte del Comune, recentemente, sono stati acquistati quaranta loculi prefabbricati, piazzati su una piattaforma di cemento, sul lato destro del nuovo cancello d’ingresso. Ma è altrettanto vero che da molto tempo – già in epoca commissariale – la carenza di loculi ha costretto il commissario prima e i nuovi amministratori poi a requisire dei loculi liberi, soprattutto di proprietà di Confraternite. Ma, in verità, anche di privati. Mai era successo, però, quel che è capitato a due persone, titolari della concessione di alcuni loculi. La notizia risale – pare – a circa un paio di mesi fa, ma se ne è avuta notizia solo in questi giorni. In sostanza, due loculi già dati in concessione a privati, sono stati occupati. Insomma, due defunti hanno trovato ospitalità in loculi altrui. Fin qui sembrerebbe tutto normale. La vicenda si tinge di giallo quando si viene a sapere che i proprietari della concessione non sono mai stati avvisati dell’occupazione dei due loculi che, peraltro, risultano regolarmente chiusi, con tanto di fotografia del caro estinto. Una volta accortisi della situazione, i due hanno cercato di sapere cosa fosse accaduto, negli appositi uffici comunali. Ma, pare che, al momento, non si sia ancora venuti a capo della faccenda. Probabilmente tutto è accaduto durante l’assenza del responsabile del Dipartimento e di chi era preposto ai servizi cimiteriali.

fonte: www.latinaoggi.eu

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