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Marsala. Un corteo funebre sui generis tra canti, “esaltazioni”, imposizioni e minacce. Viva l’integrazione multietnica.

Padroni della città? La domanda nasce spontanea nel corso di un funerale abbastanza sui generis svoltosi tra canti “religiosi”, “esaltazioni”, imposizioni e minacce “poco ortodosse” rivolte a chi, incuriosito, col proprio telefonino ha osato immortalare il corteo funebre. Durante il funerale di un immigrato il corteo funebre, composto da una cinquantina di giovani di colore, ha accompagnato il feretro (uscito dalla camera mortuaria ove si trovava la salma), percorrendo controsenso un tratto della via Selinunte per innestarsi sulla via Roma. Una cosa molto inusuale: tra l’altro una ordinanza emessa dall’allora sindaco Salvatore Lombardo non permette l’accesso dei cortei funebri sulla via Roma da quasi un quarto di secolo.

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