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Borsellino 25 anni dopo. Le risposte mancanti alla strage di via D’Amelio.

Quando avvenne la strage di via D’Amelio, a Palermo tutti sapevano che Paolo Borsellino sarebbe stato ucciso. Lo sapevamo noi giornalisti che frequentavamo il “Palazzaccio”, lo sapevano i palermitani che ne parlavano liberamente nei bar e nei salotti (più o meno “buoni”). Lo sapeva anche Paolo Borsellino che ne parlò apertamente, ossessionato dal timore di non riuscire “a fare in tempo”. “Ho fretta”, si affannava a comunicare a quanti entravano in contatto con lui: “…devo fare in fretta”.

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