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Attilio Lolini. Quando scompare un poeta.

Dire di un amico nel giorno della sua scomparsa è lottare con la tristezza perché non impedisca la parola. Inoltre, da qualche parte, mi pare di sentire la voce ironica dell’amico che mi invita a non prestarmi al rituale evocativo. Resisto. E se lascio nel silenzio i ricordi di un’amicizia – trent’anni e più di dialoghi, incontri, piccole iniziative editoriali, compresa una rivista come “il gallo silvestre” (1989-2004) – non posso però tacere del poeta, perché pubblica è la sua parola, e i lettori possono continuare ad ascoltarla soprattutto nelle due raccolte della collana bianca einaudiana: “Notizie dalla necropoli” (2005), summa di un lungo itinerario, e “Carte da sandwich” (2013).

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